Giovani
22 Agosto 2015
10ᵃ Giornata per la custodia del Creato
1 Settembre 2015
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Proprio perché creato ad immagine e somiglianza di Dio, l’uomo è intrinsecamente sociale. E la socialità è una forma di trascendenza.
La responsabilità dell’uomo deriva dal fatto di essere libero. Libero, però, per il “Bene” e libero per il “Bello”. Tale libertà si esprime nel rapporto con Dio, con il prossimo e con la terra: quello di cui parla Papa Francesco al punto 66. Il senso di responsabilità trova sia nella ragione sia nella fede una giustificazione: nella ragione, perché essa ci invita a riflettere sui limiti che la natura impone alla libertà dell’uomo; nella fede, perché nella visione biblica l’uomo non è padrone del creato, ma soltanto “custode” di esso. Quindi non padroni, ma custodi. Questo significa che rispettare la natura è rispettare l’uomo e viceversa. Rispettare la natura è rispettare Dio ed “obbedire”. La parola obbedire è qui intesa non in senso di ossequio passivo (cfr. DV n.5), ma nel senso di “ob-audio”, cioè di ascolto proteso verso qualcuno: verso Dio, il prossimo e la terra. Occorre prendere coscienza (e confessare) dei peccati di omissione sociale: cosa faccio per gli altri? Cosa faccio per la mia terra, bene di quel noi-tutti?(cfr. CV n. 7).
Francesco Paterno
Parrocchia Buon Pastore – GRAVINA

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