Domenica 18 settembre alle ore 20.30 andrà in scena, presso il Cineteatro Buccomino di Spinazzola, lo spettacolo teatrale su don Tonino Bello dal titolo " Il poeta di Dio" scritto da Lino de Venuto.
Don Tonino, straordinario figlio della nostra terra, nella piena convinzione che il modo migliore per ricordarlo è continuare ad apprendere e testimoniare i suoi insegnamenti.
Una figura dalla personalità ricca di fascino quella del prete di Alessano, un prete di “estrema periferia”, legato visceralmente alla sua terra e alla sua gente, ma di fatto impegnato in una Chiesa Universale, con percorsi inediti e coinvolgenti, a volte persino sconcertanti per l’arditezza della prospettiva, percorsi nei quali domina inesausta, fino alla fine, la speranza in un’altra Chiesa possibile, in un’altra politica possibile, in un altro impegno civile possibile, in un altro mondo possibile. La drammaturgia ripercorre le tappe essenziali del magistero religioso e civile di Don Tonino: il sottotesto spirituale di tutta la rappresentazione è l’amore sconfinato per la figura di Cristo che si traduce nella costante attenzione ai poveri, agli emarginati, nell’impegno civile e sociale espresso in diverse situazioni storiche ben precise. La drammaturgia rielabora e mette in scena parte di alcuni scritti di Don Tonino, include i commenti della gente, qualche aneddoto della sua vita, si sofferma sul tema della pace (convivialità delle differenze) e sul rapporto con i giovani.
Una figura dalla personalità ricca di fascino quella del prete di Alessano, un prete di “estrema periferia”, legato visceralmente alla sua terra e alla sua gente, ma di fatto impegnato in una Chiesa Universale, con percorsi inediti e coinvolgenti, a volte persino sconcertanti per l’arditezza della prospettiva, percorsi nei quali domina inesausta, fino alla fine, la speranza in un’altra Chiesa possibile, in un’altra politica possibile, in un altro impegno civile possibile, in un altro mondo possibile. La drammaturgia ripercorre le tappe essenziali del magistero religioso e civile di Don Tonino: il sottotesto spirituale di tutta la rappresentazione è l’amore sconfinato per la figura di Cristo che si traduce nella costante attenzione ai poveri, agli emarginati, nell’impegno civile e sociale espresso in diverse situazioni storiche ben precise. La drammaturgia rielabora e mette in scena parte di alcuni scritti di Don Tonino, include i commenti della gente, qualche aneddoto della sua vita, si sofferma sul tema della pace (convivialità delle differenze) e sul rapporto con i giovani.
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