Convegno pastorale: discernimento e contemplazione Ricchiuti: «Entriamo nella storia con la luce del Vangelo»
Un tempo di ascolto e di riflessione nelle due serate di lunedì 17 e martedì 18 per i circa 800 operatori pastorali della Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti radunati presso l’Auditorium del Santuario “Maria SS.ma del Buoncammino” ad Altamura per l’annuale convegno sul tema: “i segni dei tempi”. Un invito, quello rivolto dal presule Giovanni Ricchiuti, a lasciarsi interpellare dal “cambiamento d’epoca” più che a farsi intimorire da “un’epoca di cambiamenti”, ad entrare in questa storia fatta di volti e di relazioni, ad intravedere la discreta eppur decisiva presenza di Dio che ci parla e ci sprona a ripartire dall’essenzialità del Vangelo, unica ricchezza da testimoniare e condividere. Una lettura competente e profonda è stata offerta dal relatore Mons. Giuliano Gazzetti, provocata dalle domande scaturite da un confronto tra i membri delle commissioni diocesane dei vari ambiti pastorali e dai presenti impegnati ogni giorno nella vita delle nostre comunità. Imparare a discernere, formare cristiani che abbiano uno sguardo contemplativo, capaci di soggiornare nella città dell’uomo portando il senso più profondo della vita nuova della città di Dio. La misura del laicato cristiano è il lavoro, luogo della testimonianza, spazio per condividere il cammino con i fratelli in uno stile di vita che scaturisce da una sintesi tra la parola di Dio ascoltata e la quotidianità vissuta. La situazione dei migranti, la mancanza di lavoro, a tal proposito non si poteva non ricordare le circa 300 famiglie del territorio che a breve si ritroveranno senza occupazione, la crisi della famiglia, l’assenza d’interesse verso la vita politica e sociale, il calo vocazionale, sono quei meandri nei quali ogni comunità si ritrova a dover dare delle risposte. Leggere i segni dei tempi è questione di fede, che Mons. Gazzetti definisce come “risposta ad una esperienza concreta di salvezza”. Il discernimento diventa un’esperienza di purificazione, primariamente del cuore, perché diventato puro è più capace di cogliere le tracce di Dio nelle circostanze del mondo. Quest’attenzione ai segni dei tempi la Chiesa la vive già dal concilio vaticano II, mentre torna forte nel magistero di Papa Francesco, in quelli che Mons. Ricchiuti chiama i suoi tre sogni, l’Evangelii Gaudium, la Laudato Sì, l’Amoris Laetitiae, questa sollecitazione a scendere tra le strade, ad ascoltare la voce del mondo, a rispondere con la luce del Vangelo. L’Arcivescovo conclude chiedendo ai presenti di “trovare nuove vie per dialogare col mondo, raggiungere i destinatari di questo nostro tempo laddove vivono, di farsi accompagnatori, non leggendo in modo catastrofico il presente, ma attraverso la lente che è il Vangelo”. L’attenzione comunicativa è stata da subito considerata con la diretta streaming del convegno sul sito www.diocesidialtamura.it e lanciando #cercaisegni per tutto l’anno pastorale si potrà continuare ad interagire sul tema attraverso i social network.Don Giuseppe Loizzo Direttore UDCS
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