Nei giorni dal 19 al 21 gennaio 2018 L’Azione Cattolica della parrocchia di S.M. della Consolazione di Altamura organizza una mostra fotografica-multimediale, nel salone parrocchiale, dedicata a don Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana. L’evento, fortemente voluto e coordinato dal parroco don Michele lombardi, interesserà tutta la cittadinanza e i paesi vicini della Diocesi.
Venerdì 19 gennaio alle 19.30 presso la ABMC in p.zza Zanardelli ad Altamura si terrà lì'incontro con don Andrea Bigalli, esperto di don Milani e Giuseppe Patruno, Presidente diocesano A.C.
Sabato 20 gennaio alle ore 21.00 sarà presente il prof Ezio Aceti, psicologo - educatore
Don Milani è stato parroco di un paesino, Barbiana, sparso tra i monti e che contava solo una chiesetta, una canonica e un cimitero. Nel 1967 decise di raccogliere l’istanza di quei ragazzi che essendo stati considerati “svogliati”, “meno capaci” e “non meritevoli” e che erano stati emarginati dalla scuola, in nome di quel principio di eguaglianza e del diritto allo studio fondò la scuola di Barbiana. Con la famosa “Lettera a una professoressa” don Lorenzo denunciava apertamente un sapere che fosse privilegio soltanto di pochi meritevoli, più bravi ed intelligenti. Una scuola aperta anche ai figli dei più poveri, una scuola che perdeva per strada tanti ragazzi per colpa di una dinamica del voto-registro e della promozione ai fini del diploma.
La scuola di don Milani rappresenta ancora oggi una provocazione volta a scuotere gli animi di chi pensa all’istruzione solo per permettere agli studenti di ottenere un diploma. La Sua scuola pretendeva di preparare i ragazzi anche alla VITA.
Sabato 20 gennaio alle ore 21.00 sarà presente il prof Ezio Aceti, psicologo - educatore
Don Milani è stato parroco di un paesino, Barbiana, sparso tra i monti e che contava solo una chiesetta, una canonica e un cimitero. Nel 1967 decise di raccogliere l’istanza di quei ragazzi che essendo stati considerati “svogliati”, “meno capaci” e “non meritevoli” e che erano stati emarginati dalla scuola, in nome di quel principio di eguaglianza e del diritto allo studio fondò la scuola di Barbiana. Con la famosa “Lettera a una professoressa” don Lorenzo denunciava apertamente un sapere che fosse privilegio soltanto di pochi meritevoli, più bravi ed intelligenti. Una scuola aperta anche ai figli dei più poveri, una scuola che perdeva per strada tanti ragazzi per colpa di una dinamica del voto-registro e della promozione ai fini del diploma.
La scuola di don Milani rappresenta ancora oggi una provocazione volta a scuotere gli animi di chi pensa all’istruzione solo per permettere agli studenti di ottenere un diploma. La Sua scuola pretendeva di preparare i ragazzi anche alla VITA.
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