L’invito è rivolto ai genitori come agli studenti. Nel Messaggio in cui riflette sull’importanza di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) per il prossimo anno scolastico, la presidenza della Cei sottolinea che si tratta «di un’occasione formativa importante» per arricchire il percorso di crescita e «conoscere le radici cristiane della nostra cultura e della nostra società».
Al tempo stesso i contenuti dell’ora di religione mentre accompagnano i cambiamenti culturali e sociali in atto sono in grado di rispondere efficacemente «alle domande più profonde degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado». E i numeri stanno lì a dimostrarlo.
Nell’anno scolastico 2016-2017 la percentuale degli studenti che si sono avvalsi dell’Irc è stata complessivamente dell’87,1% con punte del 90,7% nella scuola primaria. Il Messaggio arriva alla viglia delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, possibili da martedì 16 gennaio all’8 febbraio.
Di seguito il testo integrale del Messaggio della Presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2018-2019.
Cari studenti e cari genitori, nelle prossime settimane si svolgeranno le iscrizioni on-line al primo anno dei percorsi scolastici che avete scelto.
Insieme alla scelta della scuola e dell’indirizzo di studio, sarete chiamati ad effettuare anche la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. È proprio su quest’ultima decisione che richiamiamo la vostra attenzione, perché si tratta di un’occasione formativa importante che vi viene offerta per arricchire la vostra esperienza di crescita e per conoscere le radici cristiane della nostra cultura e della nostra società.
Anche se ormai questa procedura è divenuta abituale, vogliamo invitarvi a riflettere sull’importanza della scelta di una disciplina che nel tempo si è confermata come una presenza significativa nella scuola, condivisa dalla stragrande maggioranza di famiglie e studenti.
A voi genitori desideriamo ricordare soprattutto il fatto che in questi ultimi anni l’Irc ha continuato a rispondere in maniera adeguata e apprezzata ai grandi cambiamenti culturali e sociali che coinvolgono tutti i territori del nostro bel Paese.
I contenuti di questo insegnamento, declinati da specifiche Indicazioni didattiche, appaiono adeguati a rispondere efficacemente anche oggi alle domande più profonde degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. La domanda religiosa è un’insopprimibile esigenza della persona umana e l’insegnamento della religione cattolica intende aiutare a riflettere nel modo migliore su tali questioni, nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, in quanto principale valore da tutelare e promuovere per una vita aperta all’incontro con l’altro e gli altri. Anche papa Francesco nei giorni scorsi ha ricordato che «questa è la missione alla quale è orientata la famiglia: creare le condizioni favorevoli per la crescita armonica e piena dei figli, affinché possano vivere una vita buona, degna di Dio e costruttiva per il mondo» (Angelus nella Festa della Sacra Famiglia, 31 dicembre 2017).
A voi studenti desideriamo ricordare il diffuso apprezzamento che da anni accompagna la scelta di tale insegnamento. I vostri insegnanti di religione cattolica si sforzano ogni giorno per lavorare con passione e generosità nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sostenuti da un lato dal rigore degli studi compiuti e dall’altro dalla stima dei colleghi e delle famiglie che ad essi affidano i loro figli.
Per tutti questi motivi, desideriamo rinnovare l’invito ad avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica, sicuri che durante queste lezioni potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale, decisivo e fondamentale anche per il resto della vostra vita.
La presidenza della Conferenza episcopale italiana
Al tempo stesso i contenuti dell’ora di religione mentre accompagnano i cambiamenti culturali e sociali in atto sono in grado di rispondere efficacemente «alle domande più profonde degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado». E i numeri stanno lì a dimostrarlo.
Nell’anno scolastico 2016-2017 la percentuale degli studenti che si sono avvalsi dell’Irc è stata complessivamente dell’87,1% con punte del 90,7% nella scuola primaria. Il Messaggio arriva alla viglia delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, possibili da martedì 16 gennaio all’8 febbraio.
Di seguito il testo integrale del Messaggio della Presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2018-2019.
Cari studenti e cari genitori, nelle prossime settimane si svolgeranno le iscrizioni on-line al primo anno dei percorsi scolastici che avete scelto.
Insieme alla scelta della scuola e dell’indirizzo di studio, sarete chiamati ad effettuare anche la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. È proprio su quest’ultima decisione che richiamiamo la vostra attenzione, perché si tratta di un’occasione formativa importante che vi viene offerta per arricchire la vostra esperienza di crescita e per conoscere le radici cristiane della nostra cultura e della nostra società.
Anche se ormai questa procedura è divenuta abituale, vogliamo invitarvi a riflettere sull’importanza della scelta di una disciplina che nel tempo si è confermata come una presenza significativa nella scuola, condivisa dalla stragrande maggioranza di famiglie e studenti.
A voi genitori desideriamo ricordare soprattutto il fatto che in questi ultimi anni l’Irc ha continuato a rispondere in maniera adeguata e apprezzata ai grandi cambiamenti culturali e sociali che coinvolgono tutti i territori del nostro bel Paese.
I contenuti di questo insegnamento, declinati da specifiche Indicazioni didattiche, appaiono adeguati a rispondere efficacemente anche oggi alle domande più profonde degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. La domanda religiosa è un’insopprimibile esigenza della persona umana e l’insegnamento della religione cattolica intende aiutare a riflettere nel modo migliore su tali questioni, nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, in quanto principale valore da tutelare e promuovere per una vita aperta all’incontro con l’altro e gli altri. Anche papa Francesco nei giorni scorsi ha ricordato che «questa è la missione alla quale è orientata la famiglia: creare le condizioni favorevoli per la crescita armonica e piena dei figli, affinché possano vivere una vita buona, degna di Dio e costruttiva per il mondo» (Angelus nella Festa della Sacra Famiglia, 31 dicembre 2017).
A voi studenti desideriamo ricordare il diffuso apprezzamento che da anni accompagna la scelta di tale insegnamento. I vostri insegnanti di religione cattolica si sforzano ogni giorno per lavorare con passione e generosità nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sostenuti da un lato dal rigore degli studi compiuti e dall’altro dalla stima dei colleghi e delle famiglie che ad essi affidano i loro figli.
Per tutti questi motivi, desideriamo rinnovare l’invito ad avvalervi dell’insegnamento della religione cattolica, sicuri che durante queste lezioni potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale, decisivo e fondamentale anche per il resto della vostra vita.
La presidenza della Conferenza episcopale italiana
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