L’associazione culturale Gravina 2017-19, in collaborazione con la Parrocchia Madonna delle Grazie, con il contributo del Comune di Gravina in Puglia, indice e organizza il Concorso letterario e artistico
“Don Angelo Casino”
Il 28 settembre 1947, la Gazzetta del mezzogiorno divulgava l’indizione di un concorso regionale, di poesia e pittura, intitolato a Vincenzo Liuzzi, organizzato dalla sezione Fidapa di Gravina in Puglia e dalla Fondazione E. Pomarici Santomasi.
Il 7 marzo 1948, lo stesso quotidiano, nel dare la notizia dell’avvenuta premiazione, in terza pagina, pubblicava un articolo, a caratteri cubitali, intitolato: “A Gravina chiamati a raccolta i pittori e poeti di Puglia”. L’articolista, Oronzo Valentini, noto giornalista nonché direttore della testata, a conclusione della rassegna, oltre all’elencazione dei premiati, tracciava un quadro delle condizioni storiche e sociali della città. A presiedere la commissione di poesia fu chiamato il prof. Mario Sansone, professore di letteratura italiana, presso l’Università di Bari, nonché illustre studioso e autore di numerosi testi di letteratura italiana, che, ancora oggi, rischiarano i corsi scolastici di molti.
Ci è sembrato opportuno, a settant’anni dall’evento e a pochi mesi da “Matera 2019”, ricordare e rievocare un evento che, in un momento storico alquanto difficile, contribuì a distrarre le menti dei nostri nonni dalle difficoltà sociali ed economiche del tempo e a dare lustro alla nostra città.
E proprio perché il tempo non cancelli, intitolare il concorso a Don Angelo Casino, compianto concittadino, fautore ed attore di eventi culturali, nonché autore pregevole di numerosi opere di storia locale, ci è sembrato alquanto appropriato. Un grazie, in proposito, alla Parrocchia Madonna delle Grazie e alla famiglia Casino che hanno voluto condividere l’iniziativa.
Al prof. Domenico Mastromatteo, che, con i suoi componimenti dialettali, ci ha aiutati a riscoprire la nostra lingua madre, abbiamo inteso intitolare, la sezione letteraria, mentre a Dionigi Donadio, pittore illustre, noto ai più come orologiaio, la sezione artistica. Tra le sue opere
ricordiamo l’effigie riprodotta sull’orologio della Biblioteca Finia e un quadro della Madonna delle Grazie che si conserva nella omonima chiesa.