Vescovo e teologo del ‘600, S. Francesco di Sales è patrono dei giornalisti e di «tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina» sin dal 26 gennaio 1923, proclamato da Pio XI (Enc. Rerum omnium), dopo un’attenta valutazione effettuata sulla figura del Santo, che ebbe una capacità di andare controcorrente, di avere lungimiranza, di anticipare la modernità comunicativa. Prova ne è stato l’aver escogitato la pubblicazione, rispetto ai mezzi classici come la predicazione e la disputa teologica dell’età della Controriforma, di fogli volanti (i cosiddetti manifesti) che, pensati come mezzo di catechesi e informazione religiosa, potevano raggiungere tutti attraverso l’affissione murale o la consegna ai singoli usci. A toni polemici e atteggiamenti severi Francesco preferì, inoltre, il metodo del dialogo e della dolcezza, seguendo la massima: «Se sbaglio, voglio farlo per troppa bontà piuttosto che per troppo rigore». Vi si attenne anche negli scritti (dalle oltre 30mila lettere a un capolavoro di mistica come il Trattato dell’amore di Dio), redatti fra l’altro con un linguaggio semplice e insieme elegante, coinvolgente e ricco d’immagini.
All’indomani del Concilio Vaticano II Paolo VI volle nuovamente additare il vescovo di Ginevra come modello dei giornalisti cattolici nella lettera apostolica Sabaudie gemma. È diventata poi tradizione che il testo del messaggio pontificio in occasione della Giornata mondiale per le comunicazioni sociali venga pubblicato proprio in concomitanza con la memoria liturgica del santo (24 gennaio).
««Siamo membra gli uni degli altri» (Ef 4,25). «Dalle community alle comunità umane»» è il Tema della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2019.
Il pensiero sottolinea l’importanza di restituire alla comunicazione una prospettiva ampia, fondata sulla persona, e pone l’accento sul valore dell’interazione intesa sempre come dialogo e come opportunità d’incontro con l’altro.
Si sollecita così una riflessione sullo stato attuale e sulla natura delle relazioni in Internet per ripartire dall’idea di comunità come rete fra le persone nella loro interezza. Alcune delle tendenze prevalenti nel cosiddetto social web ci pongono infatti di fronte a una domanda fondamentale: fino a che punto si può parlare di vera comunità di fronte alle logiche che caratterizzano alcune community nei social network? La metafora della rete come comunità solidale implica la costruzione di un “noi”, fondato sull’ascolto dell’altro, sul dialogo e conseguentemente sull’uso responsabile del linguaggio.
La scelta del tema del Messaggio del 2019 conferma l’attenzione di Papa Francesco per i nuovi ambienti comunicativi e, in particolare, per le Reti Sociali dove il Pontefice è presente in prima persona con l’account @Pontifex su Twitter e il profilo @Franciscus su Instagram.
Di seguito il link per leggere il messaggio del Santo Padre in occasione della 53° giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali:
Clicca qui per leggere il Messaggio
[/one]