Omelia
per l’Ordinazione Presbiterale
dei Diaconi
Michele (Mirko) PERRUCCI e Fabio RODRIGUES DUARTE
Cattedrale di Altamura
31 ottobre 2019
Primi Vespri della Solennità di Tutti i Santi
Sorelle e fratelli carissimi,
porgo a tutti e a ciascuno di voi il mio più gioioso, cordiale e fraterno saluto: in particolare, ai Presbiteri diocesani e religiosi, al Rettore e agli Educatori del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, alle Religiose, al Rettore e alla Comunità Vocazionale del nostro Seminario Diocesano, ai Diaconi e ai Seminaristi, alle Comunità parrocchiali di San Giovanni Bosco in Altamura e di Maria SS. Addolorata in Poggiorsini.
Benvenuti a questa Celebrazione Eucaristica, nella Solennità di Tutti i Santi, per l’Ordinazione Presbiterale dei nostri carissimi fratelli Diaconi Michele (Mirko) e Fabio, ai quali va subito da parte di tutti noi un grande e affettuoso abbraccio, che desideriamo estendere ai genitori e ai familiari, vicini per Mirko e lontani, molto lontani, per Fabio.
La Parola di Dio È risuonata nella nostra assemblea, convocata in questa splendida Cattedrale, nella proclamazione e nell’ascolto della Scrittura, la Parola stessa del Signore, dalla visione paradisiaca dell’evangelista Giovanni nel libro dell’Apocalisse, al popolo di Dio che cammina cercando il Suo volto, nella certezza che un giorno Lo vedrà così come Egli è, attratto irresistibilmente dall’annuncio delle “otto felicità” di Gesù sul Monte delle Beatitudini. La santità è dono di Dio, il “Padre veramente santo”, ed è fonte limpida, trasparente e travolgente che discende sin dal principio su tutte le sue creature. Nel suo progetto di salvezza, attraverso il Suo Figlio Gesù, Egli ha
voluto santificarci, restituendoci nel Battesimo l’originaria bellezza di Suoi figli. Nella bimillenaria storia della Chiesa, un’interminabile ed innumerabile fiume di donne e di uomini si sono incamminati sulla strada della santità, vissuta nella varietà delle vocazioni, con generosità e con gioia, con totale disponibilità di sé stessi nell’annuncio del Vangelo, testimoni di amore verso il Signore e di servizio verso il prossimo, fino a perdere la propria vita – anche nel martirio – per Lui.
Oggi, Solennità di Tutti i Santi, noi stiamo rendendo grazie al Signore per questi “amici e modelli”, straordinari compagni di viaggio sulla strada che loro hanno percorso per primi e sulla quale anche noi desideriamo camminare, per raggiungere la Gerusalemme celeste e unirci – alla fine dei tempi, nella “domenica senza tramonto” – “al coro degli angeli e dei santi”, nella luce gloriosa della Santissima Trinità.
Per i Santi e per noi la strada della santità è “a senso unico”, “direzione obbligatoria”! Ce la indica Gesù stesso: è la strada delle Beatitudini, le “otto felicità” – come ha scritto qualcuno – per fare esperienza di un altro modo di vivere, di relazionarsi, di progettare, di costruire, di amare, di soffrire! “Beati!”, “Beati voi!”, grida il Signore dal Monte delle Beatitudini.
Mai nella storia delle parole umane si sono ascoltate e si ascolteranno parole simili, ricolme di sogni e di visioni, nelle quali – paradossalmente e contro il pensare mondano – è felice e beato chi, libero dalle cose, percorre sentieri difficili e pericolosi, per costruire e anticipare sin da ora “cieli nuovi e terra nuova”, dove la “ricompensa” è semplicemente inimmaginabile! Affidiamoci all’intercessione dei Santi, di Tutti i Santi, che tra poco invocheremo nella Liturgia dell’Ordinazione Presbiterale, perché come Chiesa “alziamo il passo” sulla strada delle Beatitudini, con audacia e coraggio!
Presbiteri “sine glossa” Sorelle e fratelli, siamo invitati ora a “scendere sulla terra”, per puntare il nostro sguardo su questi nostri due giovani fratelli, i diaconi Mirko e Fabio, che stanno per essere ordinati Presbiteri per questa nostra Chiesa diocesana. Siete stati chiamati, e avete risposto: ECCOMI! Nel dialogo tra me e il vostro Rettore abbiamo ascoltato cose molto belle su di voi, sulla storia della vostra vocazione, sul cammino formativo che, guidato dai vostri Formatori – cui va la gratitudine mia e di tutti noi – vi ha condotti fin qui, oggi, per l’inizio di un cammino ministeriale, che vi auguriamo vi renda semplicemente “felici”! Anche per voi, carissimi Mirko e Fabio, il ministero presbiterale sarà la “nuova via della vostra santificazione”. Nella luce e nello stile delle Beatitudini, preghiamo e vi auguriamo un cammino di fedeltà e di amore alla sequela di Gesù, Maestro e Signore, per servirLo nella Chiesa e nei poveri.
Volendo attualizzare per voi la pagina delle Beatitudini, desidero richiamare le quattro parole che Papa Francesco, nella sua Lettera ai Sacerdoti in occasione del 160° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, il 4 agosto u.s., ha indicato come vie di fedeltà e di fecondità pastorali.
Le parole sono queste: dolore, gratitudine, coraggio, lode.
– Sarete preti, semplicemente preti, soprattutto in questo particolare e “grave” momento storico della Comunità ecclesiale, nella misura in cui – parafrasando una nota riflessione di don Primo Mazzolari – vi farete trovare, rinati dal soffio dello Spirito Santo e con la grazia dell’Ordinazione Presbiterale, uomini capaci di “piangere con chi piange” e di versare sulle piaghe, fisiche o spirituali, “l’olio della consolazione e il vino della speranza”; con una particolare invocazione al Signore, di tenervi lontani da comportamenti o atteggiamenti che possano scandalizzare o far soffrire la Chiesa.
– Uomini, sulle cui labbra risuona quotidianamente una sola parola: GRAZIE!
…per una chiamata da parte del Signore in modo totalmente gratuito, che allo stesso tempo vi invita a vivere il ministero presbiterale nella logica evangelica del “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date!”. E la Comunità cristiana – vi assicuro – conserverà nel cuore e manifesterà nei gesti la risposta altrettanto ricolma di gratuità al vostro agire disinteressato e generoso. – Uomini coraggiosi, non pavidi! Consapevoli, certo, della propria fragilità, ma fiduciosi nella certezza che Lui, il Maestro e il Signore, non vi lascerà soli! Uomini infaticabili e creativi nell’azione pastorale: mai rassegnati, ma sempre aperti alla lettura dei “segni dei tempi”; mai inclini alla tristezza dolciastra, o accidia che dir si voglia, come scrive Papa Francesco nella sua Lettera; desiderosi di camminare con la Comunità a voi affidata, primi ma sempre ultimi, per tenere vivo il doppio e vitale legame: quello con Gesù e quello con il vostro popolo.
– Uomini, infine, capaci di lode per le grandi cose che il Signore opera nella nostra fragile esistenza, risonanza viva del Magnificat di Maria, perché chiamati, soprattutto dalla spiritualità propria presbiterale, e in modo particolare dalla celebrazione dell’Eucaristia, a rendere grazie, nella consapevolezza che – anche attraverso di voi – il Signore continuerà a diffondere il suo Vangelo!
È il mio augurio, carissimi don Mirko e don Fabio, unito a quello della grande famiglia presbiterale, nella quale da oggi entrate a far parte, e della Chiesa tutta di questa nostra amata diocesi! Buona vita presbiterale, sui passi di Gesù e insieme con tutti noi, per “un cuor solo e un’anima sola”!
Amen! Così sia!
Giovanni, Vescovo