Una novena “social” per prepararsi spiritualmente al Santo Natale.
Torna a grande richiesta, dopo il successo riscontrato lo scorso anno, l’iniziativa nata per dare la possibilità a chi, non potendo raggiungere fisicamente le comunità parrocchiali, esprimerà il desiderio di pregare da remoto nel segno di quel cammino che viene percorso insieme ai testimoni del Vangelo verso la nascita di Gesù, Cristo Nostro Signore.
Come richiedere la novena social?
Farlo è semplicissimo:
· occorre essere in possesso di uno smartphone e aver scaricato sullo stesso l’applicazione WhatsApp;
· memorizzare sulla rubrica del dispositivo il numero 351 641 36 00;
· inviare al contatto telefonico indicato un messaggio di testo riportando nome, cognome, età, parrocchia e città di appartenenza del richiedente.
Dopo aver ultimato tutti questi passaggi, il gioco è fatto.
Un versetto della Parola di Dio ed una breve riflessione giornaliera, arriverà direttamente sul proprio cellulare, unitamente all’immagine di un presepe che di giorno in giorno si arricchirà di un nuovo personaggio. Le riflessioni quotidiane scelte quest’anno faranno riferimento ad un giovane personaggio biblico che Papa Francesco cita nel secondo capitolo della lettera dell’esortazione apostolica ai giovani, “Cristus vivit”.
Le meditazioni e i disegni sono stati curati dall’Arcivescovo Giovanni, dai sacerdoti, dai seminaristi, dalle religiose, dai giovani, dalle coppie di sposi, dai genitori della nostra Diocesi, col desiderio di dar voce a tutte le componenti del popolo di Dio, che in ascolto della sua Parola offriranno il frutto della loro preghiera.
Con la “novena social” sarà Natale anche sui nostri cellulari, spazi di vita quotidiana che potranno diventare anch’essi luogo di fede e veicoli della buona notizia attraverso parole e condivisioni.
L’iniziativa si lega a quanto scritto da Papa Francesco: “La comunicazione concorre a dare forma alla vocazione missionaria di tutta la Chiesa, e le reti sociali sono oggi uno dei luoghi in cui vivere questa vocazione a riscoprire la bellezza della fede, la bellezza dell’incontro con Cristo. Anche nel contesto della comunicazione serve una Chiesa che riesca a portare calore, ad accendere il cuore”.