«Carissimi, dal mercoledì delle Ceneri sono trascorsi ben 32 giorni di una Quaresima che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere così come la stiamo vivendo». Si apre così il messaggio odierno di Monsignor Ricchiuti. Un appello di speranza e di conforto rivolto a tutti i fedeli della comunità diocesana.
«Questa mattina una delle prime notizie – scrive l’arcivescovo – riferisce che “il coronavirus ha causato in Italia la morte, fino a ieri sera dall’inizio di quel 22 febbraio, di 10.134 nostri connazionali… un terzo delle morti globali dovute a questo terribile contagio”».
«E siamo ancora una volta – aggiunge – chiamati a piangere con chi piange i propri morti, a soffrire con chi sta soffrendo, ad essere solidali con quanti si stanno prendendo eroicamente cura degli ammalati e disponibili responsabilmente agli inviti delle autorità civili perché il contagio non si diffonda ancora di più».
Monsignor Ricchiuti ha poi fatto cenno alla settimana appena trascorsa «in cui ci siamo ritrovati venerdì 27 marzo, idealmente, al mattino nei cimiteri per pregare per i morti e, alla sera, in Piazza San Pietro con Papa Francesco che ha invitato l’umanità, tutta, da lui benedetta con il SS. Sacramento, a non temere e ad aver fede!!!»
«La Parola di Dio oggi, nella V domenica di Quaresima – si legge ancora nel suo messaggio – ci racconta del pianto di Gesù per la morte del suo amico Lazzaro e del suo andare verso il sepolcro e lì la Sua parola che lo richiama alla vita e lo restituisce all’affetto delle sue sorelle e dei suoi amici! Si compivano così le parole del profeta Ezechiele: “Io aprirò i vostri sepolcri!” e la professione di fede dell’apostolo Paolo : “Se siamo morti con Cristo, con Lui risusciteremo!”».
In coda il suo appello: «Teniamo alta la speranza!!!. Buona domenica con un affettuoso abbraccio e con la mia benedizione!»