La città di Poggiorsini si prepara rivivere con devozione, e nel rispetto delle norme anti Covid-19, i solenni festeggiamenti in onore della Santa Patrona Maria SS. Addolorata.
Anche quest’anno, nonostante le dovute restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria ancora in atto, nel piccolo centro abitato della città metropolitana di Bari si rinnova il consueto appuntamento d’Agosto con una festa patronale particolarmente sentita non solo dai poggiorsinesi ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. Nella giornata di Martedì 11 Agosto, la celebrazione eucaristica delle 19 presieduta nella chiesa Madre dall’Arcivescovo Mons. Ricchiuti, anticiperà le due messe mattutine in programma alle 9 e alle 11. Sul piano dei festeggiamenti civili, invece, è da segnalare in serata uno spettacolo in piazza curato dal gruppo di majorettes “L’Arcobolaeno”.
L’origine storica dell’elevazione dell’Addolorata a protettrice di Poggiorsini non è comprovata da alcun documento. Fa fede la leggenda e la tradizione. Raccontano i vecchi del paese, secondo quanto a loro volta appresero dai vecchi di un tempo, che la statua dell’Addolorata fu ordinata a Napoli da un ricco possidente terriero di Spinazzola per una chiesa spinazzolese. La statua viaggiava su un carro trainato da buoi che dopo un lungo ed estenuante cammino fu colta da un violento temporale nei pressi di Poggiorsini.
Il carrettiere fu costretto a rifugiarsi nella “Taverna” che, posta nei pressi dell’attuale stazione ferroviaria, come spiega una lapide posta all’epoca (1600), era un luogo di ristoro e cambio dei cavalli per i viaggiatori. Dopo il temporale però i buoi non vollero più andare avanti verso Spinazzola, nonostante le insistenze del conducente, ma prendevano spontaneamente ed insistentemente un tratturo che portava a Poggiorsini. Fu così che, venuti a conoscenza del fatto, i poggiorsinesi da quel momento vollero quale loro protettrice l’Addolorata (Cenni storici, fonte: http://www.festadellamadonna. it).
Articolo a cura di Michele Laddaga
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