Stasera l’ordinazione diaconale dell’accolito Michele Azzolino

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«Dio ama chi dona con gioia» 2Cr 9,7.

Questa sera, giorno in cui ricorre la festa del diacono e martire San Lorenzo, il Santuario Maria SS. del Bosco di Spinazzola farà da cornice (a partire dalle 19.30) all’Ordinazione Diaconale di Michele Azzolino che sarà presieduta, come da consuetudine, dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti. Sarà possibile seguire la Celebrazione Eucaristica in diretta streaming sulla pagina Facebook “Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti”.

Dopo aver vissuto fin da ragazzino il clima parrocchiale della Chiesa Madre di Spinazzola, decide di seguire l’invito di sua sorella a partecipare a quanto veniva proposto in parrocchia per i più giovani, occasione che lo porta nel tempo a stringere sempre più nuove ed importanti amicizie. Ha preso forma così il profondo intuito vocazionale di Michele, ventisettenne futuro diacono transuente, che la nostra Diocesi si prepara quest’oggi ad accogliere in dono attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Mons. Ricchiuti. Il suo ministero confluirà il prossimo anno nel presbiterato.

Da progettista di casa a «progettista di Dio». «In diverse occasioni l’idea di poter diventare sacerdote – racconta Michele – si é affacciata alla mia vita, non l’ho mai presa sul serio. Anzi! È sempre stata per me un’idea da rifuggire e di cui avere paura. Da grande sarei stato architetto e avrei avuto una bella famiglia numerosa! Tuttavia, il Signore, quando vuole, lo zampino nella nostra vita lo sa mettere e sa sfruttare tutti i mezzi possibili per scombinare i nostri piani».

Il 2012, l’anno della svolta: «A settembre in diocesi ci fu la Missione Giovani: una settimana carica di eventi per incontrare i seminaristi di Molfetta. La settimana successiva per me sarebbe cominciata l’esperienza universitaria: mi ero iscritto alla facoltà di Ingegneria Edile – Architettura a Bari. Non avevo grande voglia di farmi coinvolgere dagli eventi della Missione Giovani, eppure così non fu!». Quei seminaristi portarono infatti nelle giornate di Michele «una ventata di freschezza e gioia che proprio io non riuscivo a trovare da nessun altra parte». Con loro si aprì «un mondo di domande fino ad allora tenuto chiuso che mi portò ben presto a decidere di mettere seriamente mano alla mia vita e trovare la mia felicità».

 «Fu decisiva – aggiunge – una domanda del Vangelo di Giovanni ascoltata durante una conferenza. “Volete andarvene anche voi?” La sentii come rivolta a me, alla mia vita, tanto che decisi seriamente di rispondervi con la mia stessa vita. Intrapresi così un cammino di discernimento vocazionale che mi portò in seminario a Molfetta fino ad oggi. Mi piace dire sempre che quel 2012 fu l’anno in cui smisi di essere io a disegnare la mia vita e cominciai a farmela disegnare da “Qualcuno” dall’alto!».

Una metafora meravigliosa che segna l’inizio di un percorso di fede intenso che altri giovani oggi vorrebbero intraprendere. «A loro – spiega Michele –  mi piacerebbe parlare per immagini. La prima é quella di chi si lascia portare dalla corrente del fiume. Per intraprendere un cammino di sequela del Signore bisogna avere quella giusta dose di incoscienza e di coraggio. Personalmente io ne ho sempre avute poche, ma il sapersi affidare allo Spirito Santo aiuta con davvero poco a fare grandi cose.

La seconda immagine é quella degli innamorati che scrutano il cielo nella notte di San Lorenzo. Sarò ordinato proprio in questo giorno e questo per me é stato davvero provvidenziale. Per intraprendere questo cammino, ma credo più in generale per fare grandi cose nella propria vita, bisogna sempre conservare lo sguardo da innamorati. Perché é solo degli innamorati quello saper scorgere il bene e il bello sempre e comunque nell’altro. È degli innamorati, mi verrebbe da dire, avere sempre un approccio positivo alla vita. Perché é bella la vita e ne vale sempre scommetterci tutto fino alla fine».

 

A motivo delle limitazioni attualmente ancora in vigore e imposte a causa della pandemia da Covid-19, la partecipazione all’evento sarà contingentata, secondo la disponibilità degli spazi, al fine di garantire la massima sicurezza ed il rispetto delle norme.

Scarica la locandina in allegato.

Articolo a cura di Michele Laddaga

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