“Amiche e amici carissimi,
vi scrivo questi pensieri sparsi, oggi, Giornata contro la Violenza sulle Donne pensando alla dignità della donna, oggi come ieri, offesa e calpestata da relazioni coniugali o affettive impazzite, da pregiudizi maschilisti duri a morire, da condizioni di vita inumane, da guerre che in modo particolare mietono vittime tra donne e bambini, così come i naufragi di migranti nel Mediterraneo e nei mari di questo mondo”. Si apre così l’editoriale a firma di Mons. Ricchiuti pubblicato lo scorso 25 Novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne sul sito www.paxchristi.it.
“Sembra davvero strano che nemmeno il coronavirus, terribile contagio che ci sta affliggendo ormi da un anno – scrive il nostro Arcivescovo – riesca a fermare queste tragedie. Quanto poi a questo lockdown, tutto deve fermarsi, niente relazioni o assembramenti, scuole più o meno chiuse, commercio in ginocchio… ma le guerre no, quelle no, non si fermano e le tregue tra paesi in guerra, fragilissime. Non si fermano esercitazioni militari e produzione di armi, si chiudono i porti ai migranti ma li si aprono perché partano portaerei e flotte militari, continuano ad essere costruiti, da una ipertecnologia ai limiti della perfezione, gli F-35 al costo di circa 150 milioni ciascuno (le nostre forze armate ne devono comprare 90!). E nei nostri ospedali, da molti mesi a questa parte, mancano moltissime persone, medici e infermieri, e moltissime attrezzature mediche per accogliere e curare le persone ammalate di Covid (siamo vicini a Mons. Marc Stenger ricoverato in Ospedale, e anche al nostro don Renato, che però sta migliorando)”.
“Papa Francesco, il 23 febbraio u.s., a Bari, durante il convegno sul Mediterraneo – aggiunge Ricchiuti – ebbe a dire: “La guerra, che orienta le risorse all’acquisto di armi e allo sforzo militare, distogliendole dalle funzioni vitali di una società, quali il sostegno alle famiglie, alla sanità e all’istruzione, è contraria alla ragione, secondo l’insegnamento di san Giovanni XXIII… È un’autentica follia.” Il nostro cammino, di artigiani di pace, non si ferma e non si fermerà! Stiamo per vivere giorni importanti e per dare concretezza ai nostri progetti, sostenuti e guidati nel nostro impegno dalla visione di un mondo altro (LAUDATO SI’), di relazioni umane diverse (FRATELLI TUTTI) e di un’economia altra (ECONOMY OF FRANCESCO)”.
“Continueremo a dire a questo nostro paese che prenda coraggio e firmi il trattato per la messa al bando delle armi nucleari (bene la tre sere on-line su questo tema del Punto Pace Nord) – conclude il presidente nazionale di Pax Christi – e riconosca una volta per tutte lo Stato della Palestina (grande convegno su questo tema domenica 29 novembre ad Assisi). Attendiamo con grande desiderio il Messaggio di Papa Francesco per la 53esima Giornata Mondiale per la Pace il 1° Gennaio 2021. Verrà meno la Marcia per la Pace del 31 dicembre p.v., che avremmo vissuto a Savona, Ma, in qualche modo, saremo ugualmente in cammino. Siamo alle porte dell’AVVENTO, un tempo che in particolare dovrà vederci sentinelle che preparano, dopo la notte, l’alba di giorni e di tempi giusti e pacifici”.