8xmille alla Chiesa Cattolica: un piccolo gesto, una grande missione

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Una firma per rinascere. Quest’oggi, Domenica 2 Maggio 2021, ricorre la Giornata nazionale di sensibilizzazione all’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Si rinnova, dunque, anche quest’anno l’appuntamento in tutte le parrocchie italiane che metterà in luce 365 giorni di testimonianza e servizio in tempo di Covid, con un grazie a chi ha destinato la quota Irpef alla Chiesa cattolica e un appello a fare altrettanto nel 2021. «Questa è un’opportunità di comunione e di corresponsabilità al sostegno della Chiesa – spiega don Giovanni Giove, incaricato diocesano per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica – Siamo tutti chiamati a vivere una solidarietà affettiva ed effettiva per la costruzione e il sostegno della comunità ecclesiale».

«La firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica – aggiunge – è un atto che non costa nulla al contribuente ma è fondamentale per la vita della Chiesa, così da poter continuare a realizzare progetti e iniziative di culto, pastorale e carità su tutto il territorio nazionale. Vorrei sottolineare in particolare come nel 2020 anche la nostra diocesi e quindi le singole comunità hanno beneficiato dei fondi 8xmille sia per l’aiuto alle famiglie, duramente colpite dalla crisi economica, sia per l’edilizia di culto (in particolare le parrocchie: Concattedrale di Acquaviva, San Giovanni Evangelista di Gravina, San Michele di Altamura, Sacro Cuore di Santeramo e Maria SS. Addolorata di Poggiorsini)».

«La firma, che si appone nell’apposita casella presente nei vari modelli per la denuncia dei redditi – conclude don Giovanni Giove – è un modo di dare speranza a chi sembra non averne più. Non dimentichiamo allora di firmare e far firmare ricordando che sostenere la Chiesa cattolica significa sostenere concretamente anche la vostra comunità parrocchiale».

Come è noto il sostegno economico alla Chiesa italiana avviene dal 1989 tramite due forme: la prima attraverso la firma da apporre sulla denuncia dei redditi, per destinare a favore della Chiesa cattolica l’otto per mille del gettito complessivo Irpef, una scelta che non comporta alcun onere ulteriore per il contribuente; la seconda è quella delle “offerte deducibili” indirizzate all’Istituto centrale per il sostentamento del clero. Sono offerte che possono essere detratte dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo Irpef, fino a un massimo di € 1.032,91 all’anno.
Proprio grazie alle libere scelte dei cittadini ogni anno la Chiesa può contare su risorse che vengono utilizzate, nel rispetto della legge, per tre finalità: le esigenze di culto e di pastorale della popolazione; il sostentamento del clero; gli interventi caritativi in Italia e nel Terzo Mondo.
Visita il sito www.8xmille.it per saperne di più.
(Articolo a cura di Michele Laddga)
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