Un gesto concreto e un’occasione preziosa per dire «grazie ai nostri sacerdoti».
É questo l’invito che per la giornata di domenica 18 settembre 2022 viene rivolto a tutte le 26mila comunità parrocchiali italiane in occasione della Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero, giunta quest’anno alla 34ª edizione.
Quella in programma domani «non è solo una domenica di gratitudine per le loro vite donate al servizio del Vangelo – spiega don Giovanni Giove, incaricato diocesano per il Sovvenire – ma un’occasione di sensibilizzazione circa il loro sostentamento». L’iniziativa richiama l’attenzione delle comunità sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro mantenimento.
Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli, che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Lo scorso anno sono stati raccolti quasi otto milioni e mezzo di euro, con oltre 106mila offerte, che sono serviti al sostentamento di circa 33mila sacerdoti che sono attualmente in servizio nelle 227 diocesi italiane. In questo numero sono compresi anche trecento sacerdoti “fidei donum”, cioè in servizio pastorale presso missioni nei Paesi in via di sviluppo, e circa tremila presbiteri ormai anziani o malati che non possono svolgere il proprio ministero sacerdotale.
«Ognuno doni secondo le proprie possibilità – aggiunge don Giovanni Giove – anche un piccolo importo, ma in tanti. Un piccolo gesto, se lo facciamo insieme diventa un grande aiuto per tutti i sacerdoti. Non rinunciamo a partecipare al loro sostentamento: siamo vicini ai nostri sacerdoti come loro lo sono a noi! Possiamo donare con i bollettini postali che troviamo in fondo alla chiesa o con altre modalità indicate nello stesso pieghevole. Ogni importo è deducibile dalla dichiarazione dei redditi. Questo piccolo gesto ci fa crescere come comunità, sempre più consapevole e partecipe».