Gravina. Il presepe vivente del SS. Crocifisso sbarca su TV2000

Il presepe vivente curato dalla parrocchia SS. Crocifisso di Gravina in Puglia sbarca su Tv2000.

“Bethlehem. Venite adoremus dominum”, questo il titolo della rappresentazione, giunta alla sua terza edizione, in programma nello scenario cinquecentesco del chiostro San Sebastiano e raccontata nella giornata di venerdì 16 dicembre, nel corso del programma “Di Buon mattino” in onda su Tv2000.

L’intervista

«Ancora quest’anno abbiamo voluto rappresentare una piccola Betlemme – ha spiegato don Giuseppe Loizzo, parroco della chiesa SS. Crocifisso di Gravina in Puglia, ai microfoni di Tv2000 – Vorremmo che il visitatore, arrivando al nostro presepe vivente, possa sentirsi tra le viuzze di Betlemme, possa percepire l’atmosfera di Betlemme, possa sentirsi avvolto da questo mistero di Betlemme, là dove il cielo tocca la terra, laddove Dio viene ad incontrare l’umanità, laddove il Padre celeste invita suo Figlio ad incontrare il volto, la storia e la vita di ogni uomo.

Quindi il nostro desiderio è ricreare Betlemme e permettere al visitatore di sentirsi tra le vie di Betlemme, Passeggiare in questo mistero, in questa atmosfera, tra i colori e le luci di quel, di quell’atmosfera, di quel mistero che alcuni anni fa si è vissuto in quella cittadina della Giudea. Tra le novità, insieme a questa idea basilare, c’è quella, ancora quest’anno, di riportare i mestieri antichi con tutti gli utensili, con tutti gli oggetti che una volta rappresentavano la vita economica della nostra città o delle nostre realtà.

Sin dal tempo di Gesù in Palestina, quindi, abbiamo voluto riprodurre i mestieri antichi proprio perché l’esperienza del presepe fosse un salto, un tuffo nel passato. E la novità sta ancora quest’anno nelle scene bibliche. Solitamente nel presepe ci si ferma davanti alla natività e poi si condivide la gioia della nascita del Bambino Gesù con i personaggi dei vari mestieri che rappresentano la vita ordinaria della società. Noi invece abbiamo voluto per dare un forte messaggio cristiano ed evangelico, riponendo al centro la finalità principale dello stesso presepe vivente che la parrocchia mette in atto per raggiungere tanti fedeli, tanti cittadini, tanti visitatori e portare la lieta notizia del Vangelo. Raccontare ciò che Gesù ci ha lasciato come messaggio d’amore nelle pagine del Vangelo. Quindi anche quest’anno abbiamo voluto rappresentare le scene bibliche che, partendo dalla Natività, vengono man mano che Gesù cresce liturgicamente e biblicamente».

«Quindi avremo subito dopo la nascita – ha aggiunto don Giuseppe –  la presentazione di Gesù al Tempio, quella che liturgicamente noi chiamiamo la festa della Candelora, il battesimo di Gesù trentenne nel fiume Giordano e le nozze a Cana, che Giovanni l’evangelista chiama il primo segno di Gesù, il primo miracolo. Detto in maniera più semplice, il primo segno che Gesù pone per annunciare il suo essere figlio di Dio, il suo essere venuto sulla terra a rinnovare l’acqua, quella che è la nostra umanità nel vino nuovo della gioia divina.

Questo sarà un Natale di ripartenza. Per due anni non abbiamo potuto vivere questa festività così importante nella vita del credente, ma anche così dolce, così persuasiva a livello anche emozionale, a livello di vita sociale. Nelle nostre città non abbiamo potuto vivere per due anni in maniera ordinaria, in maniera serena, questo appuntamento del Natale. E sì, sarà un Natale di ripartenza, un Natale complesso per le 1000 difficoltà economiche che le nostre famiglie stiamo vivendo.

Per questo abbiamo voluto fortemente riporre il segno del presepe, che ha ancora una volta due elementi quello storico, in un luogo identitario per la città di Gravina, che il chiostro di San Sebastiano, un luogo che ha una sua bellezza originale, fatta di architettura, di tufo, di affreschi del 1500 che hanno visto anche hanno accolto nei secoli la vita religiosa di tanti francescani e hanno accompagnato la vita anche di una comunità credente legata alla comunità parrocchiale, del Santissimo Crocifisso, della Festa del Santissimo Crocifisso.

Quindi abbiamo voluto valorizzare questo luogo, fare eco alla bellezza storica di questo luogo custodito nei secoli dalla storia di questa città e di Gravina esistessi. E poi, d’altro canto, abbiamo voluto porre con tanto lavoro, soprattutto da parte della comunità parrocchiale, delle due scuole del territorio e di tante associazioni, gruppi, movimenti. Abbiamo voluto porre al centro il segno del presepe perché vogliamo che questo Natale di ripartenza sia il punto, la sorgente, sia Gesù Cristo, sia la fede, sia ritrovare il gusto della vita, l’essenzialità, l’armonia di Betlemme, sia ritrovare nello sguardo, nella dolcezza, nella Parola di quel del Natale di Dio che ci viene ad incontrare, sia per tutti noi un ripartire dalla fede, da Gesù Cristo e quindi ritrovare al proprio cammino il senso della speranza».

«Infine, il presepe quest’anno avrà anche l’attenzione del coinvolgimento delle realtà educative del territorio, consapevoli che solo insieme il lavoro educativo verso i giovani ragazzi e le nuove generazioni può essere fruttuoso. In collaborazione con la scuola è stato pensato il concerto domenica. I mercatini, che saranno frutto soprattutto del lavoro di tanti signore, lavoro manuale e di tanti ragazzi che nelle ore scolastiche e nelle ore di catechesi, proprio per dare visibilità alla creatività, al lavoro manuale, a quegli oggetti che sono nati dallo stare insieme, dal dedicarsi del tempo, dal aggregare da ritrovare delle belle relazioni. Tanto impegno, tanto sacrificio, ma per dare lustro ad una bellezza storica, per rimettere al centro il ripartire con la forza della speranza.

E poi il secondo aspetto. E bello vedere come il presepe ha rimesso insieme un attimo e ha avvicinato tante altre persone alla vita parrocchiale, alla vita comunitaria. Grazie al presepe alcuni hanno dato la loro disponibilità, ognuno con le proprie capacità, nel proprio ambito, con il proprio tempo libero e tutti i volontari disponibili a dare il loro contributo per l’evento e, attraverso l’evento, per la loro il loro cammino di fede, la crescita del territorio. E un ultimo pensiero, il gesto anche della carità.

Abbiamo voluto quest’anno rimettere al centro un segno di carità insieme ad un’azienda del territorio. Abbiamo proposto la raccolta di alcune scatole destinate ad alcune famiglie meno abbienti che vivranno un Natale con qualche stento in più rispetto al Comune, alla comune vita natalizia e scelte e compere di Natale, dove ognuno nello scatolo potrà mettere un oggetto, un come dire un dono alimentare, un dono per l’igiene personale, un cartoncino augurale e un un oggetto per il tempo libero che sia un gioco, che siano delle carte che sia un libro.

Tutto questo formerà un albero di Natale dove ci metteremo una frase chi non la prenda, chi metta il segno per dire che il presepe e dal principe nasce anche una vera fraternità, un’attenzione agli ultimi, una vicinanza ai più poveri».

Gli appuntamenti

I visitatori avranno la possibilità di vivere un meraviglioso viaggio che prende vita attorno alla grotta della Natività, il luogo dove Cristo nacque dalla Vergine Maria, e si snoda per i vari scorci dell’incantevole chiostro gravinese. Il tour alla riscoperta del simbolo più importante del Natale ha aperto i battenti sabato 10 dicembre e si ripeterà nelle giornate del 18, 19, 30 dicembre e del 6 gennaio 2023 (vedi locandina in allegato). La rappresentazione vivente “Betlehem. Venite adoremus dominum” sarà accompagnata anche quest’anno da iniziative collaterali: mercatini natalizi e degustazioni di prodotti tipici allieteranno, infatti, i presenti. L’ingresso al chiostro è libero.

 

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