Si celebra oggi, martedì 24 Ottobre 2023, l’anniversario (1232-2023) della Dedicazione della Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta, Basilica altamurana e parrocchia madre di tutti i fedeli della Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti.
Le celebrazioni di uno dei riti più suggestivi, solenni e densi di significato della liturgia latina hanno preso il via con la santa messa mattutina. Alle 19.00 è in programma, invece, la Celebrazione Eucaristica Pontificale presieduta, come da consuetudine, dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti: al momento della benedizione e dell’aspersione dell’acqua sull’altare e sulle pareti dell’edificio, seguirà la deposizione nel sepolcreto dell’altare delle reliquie di alcuni Santi; quindi l’altare, segno della presenza di Cristo, l’Unto, e le dodici croci poste sui pilastri del tempio, segno degli apostoli che reggono la Chiesa di Dio e delle porte della nuova Gerusalemme descritta nell’Apocalisse, verranno unti con il sacro Crisma. Infine l’intero edificio sarà avvolto dalla nube dell’incenso che salirà in alto dal braciere posto sull’altare, simbolo della preghiera che si eleva a Dio. Durante la celebrazione, dopo aver conferito agli adolescenti il Sacramento della Confermazione, l’Arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti immetterà nel Capitolo Cattedrale due nuovi parroci. Si tratta di don Giuseppe Cifarelli e don Vincenzo Lopano, ai quali il presule consegnerà la mozzetta di canonico.
La Cattedrale di Altamura, dedicata a S.Maria Assunta, fu costruita da Federico II, contemporaneamente alla fondazione della città, tra il 1232 e il 1254. Parzialmente distrutta, forse da un terremoto, venne ricostruita nel 1316. Una lapide murata al di sopra della porta angioina, protetta da un cancello di ferro, sta a ricordarci la rovina del Tempio avvenuta sotto il governo di Roberto D’Angiò. La sua ricostruzione fu affidata ai figli di certo Consiglio di Bitonto, maestro d’arte.
La festa che annualmente celebra la memoria della Consacrazione della cattedrale S.Maria Assunta è un rito molto solenne. É importante ricordare che nei primi secoli, quando non era previsto il rito della dedicazione, con la celebrazione eucaristica si rendeva sacro il luogo in cui si riunivano i cristiani. Fin dall’antichità, il nome «chiesa» è stato esteso all’edificio in cui la comunità cristiana si riunisce per ascoltare la parola di Dio, pregare insieme, ricevere i sacramenti e celebrare l’eucaristia. Oggi rappresenta il luogo da cui il nostro Vescovo insegna la Parola di Dio e accompagna il cammino pastorale della diocesi.
416 Total Views 2 Views Today