Messaggio
Alla Chiesa di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti
7 dicembre 2023
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle (Gv 21, 15-17).
Questa parola di Gesù a Simon Pietro, pronunciata all’alba della Chiesa, risuonerà oggi e sempre come imperativo per ogni pastore chiamato dal Signore a guidare una porzione del suo popolo. L’esortazione ha un duplice significato.
Il pastore deve pascere, ma nello stesso tempo lasciarsi evangelizzare dal gregge, il quale a sua volta deve farsi pascere dal pastore.
Protagonista di questa reciprocità è lo Spirito del Risorto, che anima efficacemente ogni pastorale e rende il gregge capace di vivere la fede per edificare il Regno di Dio.
La cara comunità di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti a cui il Santo Padre mi ha inviato risplende già di fede e di bellezza, come popolo di Dio capace di evangelizzare luoghi, relazioni e sfide.
Rassicurato da questa certezza, vengo in mezzo a voi con il desiderio di camminare insieme alla sequela di Cristo, per testimoniare con voi la sua misericordia e la sua forza mite.
Ci sostiene e ci incoraggia la comune fiducia per una Chiesa in crescita, che si lasci guidare e trasformare dal vangelo secondo le attese del nostro tempo. Una Chiesa che intenda decisamente rafforzare la propria identità di comunità, che faccia della comunione e della condivisione il proprio impegno per il futuro, che sia una Famiglia coesa, attenta alle diverse ricchezze storiche e culturali, aperta e accogliente, dialogante e profetica nella società e nel territorio. Non una Chiesa muta o loquace, né nostalgica o sbilanciata in avanti, ma fedele alle sue radici e capace di rinnovarsi, senza inerzia né timore.
La nostra Chiesa: bella, grata e generosa!
Ci sostenga e ci accompagni in questo cammino Maria Vergine Immacolata, la cui memoria domani celebreremo con gioia e gratitudine.
Con amicizia cordiale e fraterna,
vostro don Giuseppe