Stemma Episcopale

STEMMA E MOTTO EPISCOPALI


DI SUA ECCELLENZA REVERENDISSIMA
MONS. GIUSEPPE RUSSO
VESCOVO ELETTO DI ALTAMURA-GRAVINA-ACQUAVIVA DELLE FONTI

Lo scudo, dalla forma sagomata, è così araldicamente descritto:

Partito: nel primo di rosso, al pastorale d’oro piantato su una terrazza erbosa, attraversato da un Agnello passante al naturale con la testa rivolta e sormontato da una corona di spine d’oro racchiudente tre chiodi posti a ventaglio d’argento; nel secondo dell’ultimo alla stella di otto punte, accompagnata in punta da sette filetti ondati: il tutto d’azzurro.

Il motto: PASCE AGNOS MEOS, che è in lettere maiuscole lapidarie romane di nero, è caricato su di un cartiglio al naturale, foderato di rosso, posto in punta.

Lo scudo, accollato ad una croce astile greca patente d’oro, caricata in cuore da una gemma di rosso, è timbrato da un cappello prelatizio (galero) di colore verde, dal quale pendono dodici fiocchi (sei per lato), dello stesso colore disposti 1, 2, 3. Gli ornamenti esteriori su descritti, in araldica indicano la Dignità Episcopale. Nella partizione di rosso – evocante il Sangue e la Passione salvatrice del Signore – campeggiano la corona di spine ed i chiodi della crocifissione, che uniscono l’offerta di Gesù, obbediente alla volontà del Padre, e quella di san Pio da Pietrelcina, confessore, alla cui spiritualità si ispira il carisma dell’Istituto secolare dei Servi della Sofferenza, fondato da mons. Pierino Galeone, cui il vescovo eletto appartiene.

L’Agnello con il pastorale rimanda al motto episcopale e – legato al campo rosso – ricorda che il ministero pastorale è ministero di passione, cioè di quotidiana offerta amorosa della propria vita al progresso del gregge.
Nella partizione d’argento sono collocati la stella d’azzurro a otto punte con chiaro rimando a Maria, Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli.
Le sette onde del mare, sempre d’azzurro, evocano i sette doni dello Spirito principale, la cui Sapienza inonda la vita dell’eletto, i sette Sacramenti – attraverso cui il Vescovo santifica il suo gregge – ed il golfo della diocesi bimare da cui il Vescovo eletto è stato generato alla vita, alla fede al sommo sacerdozio.